Qual è la temperatura ideale per l’acqua sanitaria?
La scelta corretta dell’impianto di riscaldamento e di quello idrico ad esso collegato, è un punto fondamentale per il comfort abitativo. Da tale decisione dipenderà quindi la sua efficienza e il modo con cui si potranno soddisfare le esigenze della casa. Premesso ciò, proprio il fattore temperatura che deve avere l’acqua calda sanitaria (per bagno e cucina) è l’argomento in cui in questo post focalizziamo la nostra attenzione.
Cosa si intende per acqua sanitaria?
Negli ambienti domestici sono abbinati i servizi di riscaldamento e acqua calda sanitaria, dove è possibile trovare un’ampia varietà di caldaie e pompe di calore che assolvono a questa funzione. Si tratta inoltre di impianti che occupano meno spazio e ottengono una maggiore efficienza poiché tutti i consumi sono controllati dalla caldaia stessa. Prima di installare un impianto per l’acqua calda sanitaria, è preferibile tuttavia farsi assistere da professionisti del settore come quelli del centro assistenza caldaie a Roma caldaiepelucchi.it che in base alla loro esperienza possono consigliare quale sia l’impianto più adatto in base alle esigenze dell’abitazione. Premesso ciò, va altresì aggiunto che le caldaie riscaldano l’acqua rendendola calda non solo per i termosifoni ma anche per il lavello della cucina e per tutti i sanitari della stanza da bagno.
In che modo si può ottenere dell’acqua calda sanitaria?
Se si intende optare per un servizio di fornitura di acqua calda sanitaria, oggi sono disponibili diversi sistemi come thermos e riscaldatori, elementi aerotermici, stufe a gas e soprattutto caldaie. Queste ultime sono sicuramente le migliori poiché forniscono un solo servizio, ossia erogano una grande quantità di acqua al minuto, quindi sarà necessario conoscere le esigenze della casa prima di installarne una. Tra i principali vantaggi è che occupano pochissimo spazio e sono abbastanza facili da installare, anche se la supervisione di un tecnico esperto è fondamentale sia per il collaudo che per la dichiarazione di conformità a cui sono obbligati se iscritti all’albo. Un altro dei sistemi che possiamo trovare per ottenere acqua calda sanitaria sono gli scaldabagni elettrici che accumulano una quantità specifica di acqua per riscaldarla, poiché non possono generarla istantaneamente. Tuttavia tendono a generare consumi più elevati, motivo per cui si rivelano meno efficienti e consumano anche un consistente numero di kilowatt.
La temperatura corretta per l’acqua calda sanitaria
Pochi sanno che è possibile regolare la temperatura dell’acqua calda sanitaria per risparmiare sui consumi e, di conseguenza, sulla bolletta energetica della casa. Per prima cosa bisogna sapere però che tipo di sistema è presente; infatti, se si tratta di uno misto istantaneo ci si riferisce a caldaie ibride (elettriche o a gas) che forniscono contemporaneamente acqua calda e riscaldamento, dove solitamente quelle murali (a gas) sono le più utilizzate. In questi sistemi è tuttavia consigliabile che la temperatura dell’acqua calda sanitaria sia compresa tra 40 e 50ºC. Inoltre va detto che si tratta di elementi che di serie incorporano un accumulatore la cui la temperatura deve essere più alta al fine di riscaldare in breve tempo una quantità sufficiente di acqua immagazzinata per quando è richiesta. Nello specifico dovrebbe oscillare tra 55 e 60ºC. Si tratta di fasce di temperatura adeguate per avere un impianto efficiente con cui risparmiare energia senza perdere il comfort domestico. A margine come ulteriore dimostrazione di ciò, basti pensare che per ogni 5°C di abbassamento della temperatura della caldaia si stima che è possibile risparmiare ben il 5% circa di energia.